La cerimonia ufficiale è fissata per le nove del 20 novembre, ma di fatto il Consiglio a livello Ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) comincia oggi.
A Napoli si sono dati appuntamento i Ministri dei 20 Stati Membri dell’ESA e del Canada, incaricati delle attività spaziali, oltre ai vertici delle rispettive agenzie spaziali nazionali, per decidere il prossimo futuro del settore spaziale europeo. Fino a mercoledì 21, quando calerà il sipario su uno degli eventi più importanti degli ultimi anni, gli ‘stakeholders’ presenti nel capoluogo partenopeo si confronteranno su diversi temi, con lo scopo di incentivare la competitività e la crescita dell’Europa di pari passo con il progresso scientifico.
L’evento si tiene presso il polo fieristico della Mostra D’Oltremare, dove poche settimane fa si è svolto il Congresso Astronautico Internazionale IAC. È attesa la presenza di oltre 450 persone tra delegati, osservatori e giornalisti.
L’Italia, e l’ASI, saranno protagonisti: presidente in carica dell’ESA è infatti il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, ruolo che è stato affidato al nostro paese al termine dell’ultimo Consiglio a livello Ministeriale di Den Haag nel 2008. Sarà dunque proprio Profumo, che guida la delegazione Italiana insieme al presidente dell’ASI Enrico Saggese, ad aprire i lavori. Il prestigioso incarico passerà poi ai colleghi della Svizzera e del Lussemburgo che condivideranno la Presidenza dell’ESA sino al 2014.
Per questo evento l’ASI ha fatto realizzare uno speciale manufatto che sarà utilizzato dal ministro durante i lavori e che sarà poi donato all’ESA. Una campana bronzea (nella foto in alto a sinistra) realizzata artigianalmente con un unico stampo pressofuso sulla cui superficie è inciso il logo dell’ASI e la scritta “Conferenza Ministeriale ESA 2012”. La campana sarà utilizzata per l’avvio e la sospensione dei lavori, con l’auspicio che questi si concludano positivamente per il comparto scientifico industriale europeo ed italiano.
Nel corso dell’intensa due giorni di lavori, sarà dato spazio anche ai paesi europei non ancora membri e ad organizzazioni quali Eumetsat, Fondazione Europea per la Scienza, l’Agenzia Europea per la Difesa, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima e l’Unione Europea, che interverranno in qualità di osservatori. Il Canada partecipa in virtù di un accordo di cooperazione su alcuni programmi ESA.
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